La macchina continua in piano
L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA DELLA MACCHINA CONTINUA A TAVOLA PIANA.
Le prime macchine continue potevano produrre un piccolo formato ed erano capacidi basse velocità, in quanto la macchina e i sistemi di automazione non erano ai livelli
moderni. Al contrario di oggi che le macchine sono capaci di formati di oltre 10 metri
di larghezza e di velocità molto superiori alle loro antenate.
In Italia, che non è tra i paesi più importanti nel campo della fabbricazione della
carta, esistono macchine continue che sfiorano i 10 metri di formato utile e al limite
dei 1500 metri/minuto di carta prodotta. In paesi come la Finlandia, il Canada, la
Svezia, questi valori sono già stati largamente superati grazie anche agli investimenti
fatti nel campo dello sviluppo di macchine continue sempre più grandi, veloci e
affidabili.
In questi paesi l’industria cartaria è tra i primi posti nell’economia, grazie anche
alla notevole disponibilità di materie prime: il legno.
È necessario sottolineare che l’elevato costo di un’intero impianto di produzione
cartaria a volte scoraggia le cartiere a rinnovare le proprie macchine continue e tutto
ciò si ripercuote sulle modernizzazioni dei processi produttivi.
PANORAMICA DELLA PARTE UMIDA DI UNA MACCHINA CONTINUA GENERICA TAVOLA PIANA
La parte umida è quella zona della macchina continua nella quale avvienel’asciugamento del nastro di carta umido per disidratazione. Per fare questo sotto la
tela di formazione ci sono numerosi elementi drenanti i quali fanno si che l’acqua si
divida velocemente dal nastro fibroso fuoriuscito dalla cassa d’afflusso.
Il risultato è che la carta arrivi alle presse umide con il più alto grado di secco e di
conseguenza risparmiare sul numero di presse da impiegare per disidratarla
ulteriormente.
Nella figura sottostante è possibile vedere uno schema generale della parte umida
di una macchina continua a tavola piana, dove si osservano la cassa d’afflusso, il
cilindro capotela, tavola di formazione, lame drenanti, il
cilindro ballerino, casse aspiranti, cilindro aspirante, cilindro motorizzato
di traino, e i vari rulli tenditori della tela di formazione.
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